Alla cortese attenzione:
Coordinatore Nazionale
Uniti a Sinistra per un nuovo Ulivo
Pietro Folena
Sottoscrivo il documento che avete predisposto a livello nazionale ed auspico l’avvio di una riflessione profonda sulle ragioni storiche, politiche, economiche e sociali, che hanno reso marginale, ed oserei dire irrilevante, la cultura del lavoro e gli ideali del socialismo in Italia.
Ciò che è accaduto dopo il 1989 non è stato mai oggetto di analisi accurate, si è preferito optare in direzione di proposte tese ad agevolare la conquista del potere come se la gestione delle istituzioni fosse di per sé la conquista del “Sol dell’Avvenir”, abbandonando gli ideali, la militanza, il radicamento sul territorio e l’impegno sociale sui temi concreti che condizionano la vita delle persone. La sinistra ha inseguito e raggiunto l’omologazione con le forze politiche neomoderate europee, assumendo acriticamente le ragioni della compatibilità di bilancio, della competizione capitalistica senza regole, dei mutamenti introdotti dalla finanziarizzazione dell’economia, dall’assetto militare incardinato sulla NATO e sul nucleare, del divario tra Nord e Sud del Mondo, delle politiche di austerità fondate sul ricatto del debito pubblico e dei tagli al Welfare-state, ai diritti sociali e alle tutele di cittadinanza conquistate a costo di sacrifici immensi e di lotte decennali condotte da più generazioni di lavoratori.
In sintesi la sinistra, a furia di ricercare l’assenso delle classi dominanti, si è resa interscambiabile con la destra, smarrendo ogni spinta innovatrice di trasformazione sociale e qualsiasi obiettivo di redistribuzione delle opportunità e della ricchezza tra Nord e Sud del Mondo, e all’interno dei singoli Paesi. A differenza della destra che storicamente mira a preservare i privilegi delle classi più agiate, la sinistra non ha più ragion d’essere se rinuncia alla lotta per l’uguaglianza, per la giustizia sociale, per la pace e per il lavoro.
I cittadini italiani hanno preso atto il 4 marzo dell’interscambiabilità tra le formazioni politiche di destra e sinistra su temi cruciali come la sanità, il lavoro, l’istruzione, l’ambiente o le pensioni, e non hanno ritenuto credibile il cartello elettorale di LIBERI e UGUALI approntato senza anima alla vigilia delle elezioni con l’obiettivo di salvaguardare alcune rendite di posizioni di un ristretto nucleo di parlamentari uscenti calati dall’alto nei collegi con le percentuali più interessanti.
La sfida davanti a noi è una sfida alta, complessa e radicale, e pone l’obbligo di reinterrogarsi sulle ragioni fondanti del mondo del lavoro e sulla necessità di unirsi per far valere i propri diritti di cittadinanza. O si riparte dal lavoro, dalla società, dal territorio e dalle periferie immergendosi nelle contraddizioni del nostro tempo, o operazioni verticistiche di mera verniciatura non andranno molto lontano perché saranno percepite come aggiustamenti tattici per i posizionamenti di gruppi dirigenti del tutto avulsi dalle necessità reali di lavoratori e dei cittadini.
Fraterni saluti.
Campobasso, 14 aprile 2018
Michele Petraroia
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