Alla cortese attenzione
Presidente Consiglio Regionale del Molise
Ing. Vincenzo Cotugno
Via IV Novembre, 87
86100 Campobasso
Oggetto: Interrogazione con risposta orale e scritta al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale all’Ambiente, Avv. Vittorino Facciolla sulla tutela del sito storico – archeologico di Saepinum-Altilia, della Valle del Tammaro e del Parco del Matese.
Premesso che la Regione Campania ha concesso diverse autorizzazioni e molte altre sono in avanzata fase di autorizzazione, per l’installazione di impianti eolici nella Valle del Tammaro e nel Massiccio del Matese, e più precisamente nei Comuni della Provincia di Benevento, in aree ricomprese tra la Regione Campania e la Regione Molise, per poco meno di 100 aereogeneratori, alti 150 metri, che determineranno uno stravolgimento paesaggistico su una parte di territorio di elevata valenza storica, naturalistica, archeologica ed ambientale;
Preso atto che la Regione Campania ha convocato più sessioni istruttorie delle Conferenze di Servizi al fine di autorizzare l’installazione delle pale eoliche in tali Comuni, omettendo di coinvolgere la Regione Molise, la Direzione Generale del Ministero dei Beni Culturali e la Direzione Regionale dei Beni Culturali del Molise;
Visto che la Regione Molise è ripetutamente intervenuta sulla questione, con note a mia firma (n.3236 del 17/11/2015; n.2525 del 28/09/2015; n.590 del 05/03/2014; n.565 del 03/03/2014; n.707 del 14/10/2013; n.973 del 28/04/2014), così come, la Direzione Generale del Ministero dei Beni Culturali e la Direzione Regionale dei Beni Culturali del Molise, sono intervenute, con proprie diffide (n.28252 del 16/11/2015; n.6322 del 07/03/2014; e n.814 del 03/03/2014) sul procedimento autorizzativo, che si allegano per presa visione;
Tenuto conto che il D.M. del 10 settembre 2010 contenente le “Linee guida per l’autorizzazione agli impianti alimentati da fonti rinnovabili di cui all’art. 12 del D. Lgs. n. 387/2003” che all’art. 10.6 stabilisce che “qualora gli effetti di un progetto interessino il territorio di altre Regioni, la Regione competente al rilascio dell’autorizzazione è tenuta a coinvolgere nel procedimento le Regioni interessate”; inoltre il punto c) dell’art. 14.9 prevede che “in caso di impianti localizzati in due o più regioni, debbono esprimersi, ai fini dell’obbligatoria partecipazione del Ministero dei Beni Culturali, gli uffici periferici competenti per il territorio della regione in cui è localizzato l’impianto e gli uffici periferici competenti per il territorio della regione confinante interessato dalle aree contermini”. Il territorio in questione si pone al confine tra la Regione Campania e la Regione Molise, quindi, è sottoposto alle specifiche discipline sancite dal D.M. del 10.09.2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18.09.2010;
Considerato che la zona della Valle del Tammaro è un’area sottoposta a vincoli paesaggistici, stante la contiguità territoriale tra i Comuni di Santa Croce del Sannio, Morcone, Sepino e Cercemaggiore. Infatti, come si evince dal D.M. del 9 maggio 1975 tutto il territorio del Comune di Sepino è sottoposto a vincolo paesaggistico, per la presenza del sito archeologico di Saepinum-Altilia e del sito sannitico di Saepins-Terravecchia; di conseguenza sussiste il rischio di un impatto ambientale sul medesimo sito archeologico, risalente al IV° secolo A.C., determinando un effetto visivo che ne stravolgerebbe in modo irreversibile la visuale, in contrasto con l’art. 9 della Costituzione e con il Decreto Legislativo n. 42/2004.
Acclarato che il territorio in questione è attraversato anche dal Regio Tratturo Pescasseroli-Candela sottoposto a vincolo e a tutela con D.M. del 15 giugno 1976, oltre dall’esistenza del Massiccio del Matese, subordinato anch’esso ai vincoli e alla salvaguardia dei Parchi e delle Aree Protette;
Tenuto conto che come si evince dalle note summenzionate le stesse sono state inviate anche alle preposte strutture dirigenziali della Regione Molise competenti per materia, al fine di consentire l’avvio di ogni istruttoria a tutela e salvaguardia della Valle del Tammaro, del sito di Saepinum-Altilia e del Parco del Matese;
Acquisito che risultano protocollate in Parlamento le allegate proposte di legge n. 1987, n. 2526 e Disegno di Legge n. 1776 inerenti l’istituzione su quella parte di territorio del Parco Nazionale del Matese, che verrebbe compromesso irreversibilmente qualora si andassero ad installare tali pale eoliche a ridosso del confine tra la Regione Molise e la Regione Campania;
CHIEDO
– Di conoscere quali iniziative il Governo Regionale intenda attuare a salvaguardia e tutela della Valle del Tammaro, del Parco del Matese e del sito archeologico di Saepinum-Altilia;
– Di sapere quali provvedimenti, atti, impugnative, ricorsi giudiziari e/o contenziosi amministrativi la Regione Molise intenda avviare con la Regione Campania tese a far rispettare il disposto delle vigenti normative in tema di coinvolgimento delle regioni confinanti nell’iter procedurale teso a rilasciare le autorizzazioni sulle installazioni di impianti eolici;
– Di essere informato se la Regione Molise intenda avviare una verifica tesa ad accertare le ragioni che hanno indotto le preposte strutture dirigenziali a non riscontrare le sollecitazioni inoltrate sulle materie oggetto della presente interrogazione;
– Di essere messo a conoscenza di ogni altra e diversa azione della Regione Molise a tutela del proprio territorio e in particolare del sito archeologico di Saepinum-Altilia.
Campobasso, 19 settembre 2016
Michele Petraroia
Tutela della Valle del Tammaro e del Parco del Matese (1)All. 1
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pdl-n-1987-2014_istituzione_parco_nazionale_matese
pdl-n-2567-2014_istituzione_parco_nazionale_matese
disegno-di-legge-n-1776_istituzione_parco_nazionale_matese