In un Molise salito alla ribalta nazionale per la presenza del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, tra ospedali allo sbando, crisi irrisolte, spopolamento progressivo e infiltrazioni malavitose sempre più accentuate, meritano un encomio solenne i promotori della Tavola Rotonda sul “ Turismo Religioso “ in programma questa sera a TUFARA con un ospite d’eccezione Dino ANGELACCIO Presidente dell’associazione italiana “Itinerari Turistico-Religiosi Interculturali Accessibili” ITRIA. Inutile nascondere la generosità che spinge un numero elevato di volontari, professionisti, amministratori locali, militanti ed operatori sociali, economici e culturali, a persistere in un impegno gratuito per frenare il declino del Molise e costruire nuove opportunità di sviluppo in ambiti innovativi. Una simile vitalità che in questi giorni di agosto giunge al culmine in quasi tutti i borghi del nostro territorio segna la tenacia di una popolazione che intende resistere nonostante i numeri e malgrado l’assenza di politiche nazionali per le aree interne. Con l’ennesima crisi di governo il Molise corre il rischio di non veder completate gli adempimenti per il finanziamento del Contratto Istituzionale di Sviluppo perdendo una delle rarissime opportunità di aiuto degli ultimi anni. L’Associazione sociale e culturale “Giuseppe Tedeschi” che interverrà alla Tavola Rotonda a Tufara col Presidente Onorario Michele Petraroia, esprimerà il proprio sostegno alle giuste intuizioni della comunità locale e porterà la propria esperienza progettuale tesa a realizzare strategie di cooperazione interregionale tra il Fortore Campano, il cui Patrono è proprio San Giovanni Eremita di Tufara, l’Alta Daunia ed il Fortore Molisano. Una strategia da far inserire nel prossimo Quadro Comunitario di Sostegno Europeo 2020-2026 per condividere infrastrutture essenziali come la Fortorina in via di completamento da Benevento – San Marco dei Cavoti – Ponte Tredici Archi sulla Statale Foggia – Campobasso, progetti ecocompatibili legati all’innovazione sociale, alla sostenibilità ambientale, alla ricezione turistica, alla produzione agricola ed artigianale di qualità, all’accoglienza umanitaria e alla valorizzazione di beni culturali, borghi, castelli, laghi, aree protette e itinerari religiosi di estremo interesse che legano Pietrelcina a San Giovanni Rotondo passando per Sant’Elia a Pianisi, Jelsi, Gambatesa, Tufara, Cercemaggiore, Riccia, Gildone e le località del Fortore come Colletorto, Bonefro e Santa Croce di Magliano. Su queste basi si può assumere come una buona pratica quella avviata dalla CARITAS di Benevento col Consorzio Sociale SALE DELLA TERRA coinvolgendo 15 comuni in una rete di accoglienza, inclusione, integrazione e produzione di prodotti agricoli, artigianali e alimentari. Il tentativo di chi resiste merita di essere sostenuto al di là delle chiavi statistiche che hanno già decretato la morte sostanziale delle aree interne appenniniche. Meglio lottare in piedi come fecero i Sanniti fino alla fine che restare inermi.
Campobasso, 9 agosto 2019
La Coordinatrice
Roberta Iacovantuono