Alla cortese attenzione
Michele Cicora
LONDRA
È un dovere del Molise onorare le vittime sul lavoro, conoscere la propria storia, non dimenticare le sofferenze dell’emigrazione e ricordare con pubblicazioni, intitolazioni, eventi e iniziative culturali, pagine dolorose come quella dei minatori molisani caduti a Monongah, a Marcinelle e in tante altre anonime località del Mondo.
La sua lettera pubblica il 21 agosto scorso sulla stampa locale interroga le coscienze di tutti noi, e non solo degli amministratori locali, dei dirigenti sindacali e dei rappresentanti delle istituzioni.
La meritoria azione condotta per anni da Giuseppe Ruffo e da sua moglie Anna Di Nardo Ruffo, quale Console Generale dei Maestri del Lavoro del Molise, ci ha aiutato a preservare la memoria sulla grave tragedia di Marcinelle, così come va apprezzata la sensibilità di alcuni amministratori, docenti, sindacalisti, sacerdoti e giornalisti, che ha permesso di tenere vivo il ricordo con l’intitolazione di strade, aule consiliari o promuovendo pubbliche manifestazioni in ricordo dei minatori molisani caduti l’8 agosto del 1956 in Belgio.
Il nostro auspicio è che in futuro, anche chi non ha mostrato la giusta attenzione verso la storia locale possa emulare gli esempi positivi del Console Italiano di Pittsburgh, Joseph D’Andrea, che ha dedicato 30 anni della sua vita per riportare alla luce e restituire dignità ai caduti nella miniera di Monongah del 6 dicembre 1907 in West Virginia, e delle figure più avvedute e sensibili del nostro territorio che si sono prodigate nel tempo per raccogliere documenti, pubblicare libri, promuovere ricerche nelle scuole o organizzare eventi commemorativi sulla strage mineraria di Marcinelle.
Come associazione in modo sommesso abbiamo organizzato un incontro pubblico il 5 agosto presso la nostra sede di Campobasso sulla ricorrenza del 60° Anniversario di quella pagina di storia insieme ai Maestri del Lavoro, all’ANMIL, all’ANCI, all’Università del Molise, al Patronato INCA e all’INAIL con la partecipazione straordinaria per noi del Console di Pittsburgh, Joseph D’Andrea.
Abbiamo voluto accogliere inoltre l’invito dei Sindaci di Sant’Angelo del Pesco e di Ferrazzano, organizzando nostre delegazioni che sono intervenute alle due manifestazioni svoltesi in mattinata a Sant’Angelo e in serata a Ferrazzano, salutando nella circostanza direttamente sia i famigliari di Felice Casciato che le figlie di Pasquale Nardacchione.
Il 17 agosto abbiamo accolto volentieri le sollecitazioni del Parroco e del Presidente della Confraternita di Duronia, partecipando alla cerimonia di risistemazione della lapide apposta il 6 febbraio 1908 a due mesi dalla tragedia di Monongah in cui morirono 36 emigranti di Duronia.
Ci auguriamo che i buoni esempi di coloro che si impegnano e si adoperano su questi temi possano coinvolgere in futuro anche chi è rimasto più indietro, consentendo a tutti di recuperare la giusta attenzione ed il dovuto rispetto verso chi, con i suoi sacrifici, ha agevolato il progresso del Molise.
Proponiamo di rileggere insieme, in una manifestazione pubblica le pagine di Donato Del Galdo di San Giuliano di Puglia sulla sua esperienza nelle miniere del Belgio negli anni cinquanta potrebbe offrire a tutti noi l’opportunità di conoscere meglio le sofferenze di quel periodo storico e di assumerle come testimonianze della nostra memoria collettiva.
Campobasso, 23 agosto 2016
Il Presidente
Maria Perrotta
Il Coordinatore
Elisabetta Brunetti