INTERROGAZIONE
Al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali.
Premesso che il prezzo mondiale dello zucchero è recentemente aumentato rendendo fallimentari le pregresse politiche comunitarie di settore che avevano incentivato lo smantellamento della filiera saccarifera europea, salvo alcune aree dell’Europa continentale, è opportuno riconsiderare di mutare tali scelte strategiche in favore di una produzione regionale, nazionale e comunitaria di zucchero che eviti tali costose acquisizioni sul mercato mondiale di una materia prima strategica;
Tenuto conto che è necessario rielaborare nuove politiche per il comparto zucchero che restituiscano competitività e futuro ai produttori e alle imprese di trasformazione, fermando, a tal proposito, le azioni di dismissioni produttive del comparto saccarifero nazionale, salvaguardando e rilanciando i 4 stabilimenti industriali italiani ancora in attività, con l’obiettivo di preservare un comparto economico, di tutela occupazionale diretta e dell’indotto, nonché scongiurare un salasso finanziario per acquistare zucchero dall’estero;
Considerato che l’unico stabilimento industriale di trasformazione rimasto in produzione nell’Italia centro-meridionale è quello di Termoli che potrebbe assolvere in prospettiva alla funzione strategica con indubbi effetti positivi sul comparto agricolo, sull’occupazione e sui benefici connessi con i mancati obblighi di importare dai mercati esteri un prodotto disponibile sul nostro territorio;
Visto il Collegato all’insufficiente Delibera di Giunta Regionale n. 59 del 31.01.2012, presentato dai Consiglieri Regionali, Michele Petraroia e Francesco Totaro, approvato all’unanimità nella seduta consiliare del 4 febbraio 2012, che mira ad evitare il fallimento, a fare chiarezza sulla gestione pregressa all’interno di una strategia di rilancio dell’unico Zuccherificio in attività del Mezzogiorno, intorno al quale ruotano mille addetti tra diretti, indotto e produttori, attraverso la continuità aziendale ma all’interno di una logica capovolta, con un imprenditore privato affidabile, scelto con procedura di evidenza pubblica, stringendo i rapporti con i fornitori, i produttori e l’indotto;
Verificato che il Vice-Presidente Vicario del Parlamento Europeo, On. Gianni Pittella, e il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, On. Paolo De Castro, si sono mostrati sensibili alla tutela dello Zuccherificio del Molise S.p.A. di Termoli;
Preso atto dell’art. 63, 1° e 2° comma del Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio 2012 che disciplina l’attivazione dei nuovi “contratti di filiera” in base al quale i rientri di capitale e interessi dei mutui erogati per conto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dall’Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) S.p.A. per il finanziamento dei contratti di filiera sono utilizzati per finanziamenti agevolati dei contratti di filiera e di distretto agroalimentari di cui all’art. 1 della Legge n. 4 del 3 febbraio 2011; le risorse finanziarie per la realizzazione dei contratti di filiera e di distretto sono messe a disposizione per un importo non superiore a 5 milioni di Euro annui per un triennio, comunque nel limite delle risorse rivenienti dai rientri di capitale di cui al comma 1 (si pongono le basi per una completa ridefinizione, in ottica di efficienza e competitività dei rapporti interni alla filiera);
Considerato, altresì, che la Regione Molise non può che agire all’interno di un coinvolgimento istituzionale più ampio che chiami in causa il Governo Nazionale, il Parlamento e le altre Regioni dell’Italia centro-meridionale, oltre a condividere un percorso per la prospettiva della filiera bieticolo-saccarifera insieme alle organizzazioni professionali agricole, alle associazioni dei bieticoltori, ai sindacati dei lavoratori e alle rappresentanze imprenditoriali;
Si chiede di sapere
Quali orientamenti il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, di concerto con il Governo Nazionale, intendere mettere in atto al fine di assumere, a livello nazionale, le scelte strategiche della filiera saccarifera e del mantenimento in attività dei 4 stabilimenti, procedendo con una serie di agevolazioni in favore dei produttori di bietole per abbattere i costi e incrementare la redditività, sostenere con specifiche misure le aziende di trasformazione e verificare la possibilità di riorientare i fondi pagati dalla Zuccherificio di Termoli per la penale imposta dall’Unione Europea e di coinvolgere la Conferenza Stato Regioni per sollecitare la riforma dell’OCM Zucchero per far prevedere risorse comunitarie al settore nel periodo di programmazione 2014-2022; a costituire un Tavolo Nazionale sul settore bieticolo-saccarifero aperto alle organizzazioni professionali agricole, alle associazioni dei bieticoltori, ai sindacati unitari nazionali e alle rappresentanze delle regioni e dei 4 stabilimenti rimasti in attività, allo scopo di coordinare con scelte nazionali, le prospettive del comparto zucchero italiano.
Quali iniziative il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali intende mettere in campo per sbloccare i 9 milioni di euro di incentivi inseriti nel Contratto di Programma per riorientare le politiche agroalimentari in direzione del mantenimento strategico della filiera bieticola e degli stabilimenti saccariferi in attività;
Quali proposte aggiuntive si intendano avviare nel Tavolo Nazionale convocato per il giorno 22 febbraio prossimo al fine di vincolare il Governo e le altre Regioni dell’Italia centro-meridionali a concorrere con mezzi finanziari e con scelte politiche coerenti alla tutela del comparto bieticolo-saccarifero, al mantenimento in attività dello stabilimento di Termoli.
DELLA SETA, FERRANTE