La mobilitazione nazionale in difesa della Carta Costituzionale ha lo scopo di portare a conoscenza dei cittadini le ragioni che spingono i promotori riflettere sui pericoli che gli stravolgimenti proposti possono arrecare al buon funzionamento dello stato repubblicano e democratico. Sono messi a rischio i principi basilari di cittadinanza, di partecipazione di uguaglianza conquistati all’indomani della seconda guerra mondiale grazie alle lotte partigiane, alla nostra Carta Costituzionale e alle lotte politiche sociali che hanno caratteizzato 70 anni della nostra Repubblica.
Le modifiche proposte stravolgono i tratti essenziali della Costituzione mutando una democrazia parlamentare in un ibrido istituzionale che accentrata i poteri sul Capo del Governo senza prevedere bilanciamenti e contrappesi obbligatori per le democrazie presidenziali e che le rendono funzionali ai principi di uguaglianza, rappresentanza e partecipazione.
La Costituzione oltre a rappresentare il riferimento valoriale per i principi che vi sono sanciti, esige che la società per la quale è stata scritta si attivi attraverso tutti gli organi di rappresentanza, partiti, forze sociali e cittadini perchè i principi e i valori diventino leggi, provvedimenti amministrativi affinché venga garantita ai cittadini l’esigibilità di diritti e delle tutele.
I temi sollevati dalle forze sociali in materia di diritti del lavoro, di servizi pubblici essenziali e di WELFARE pur sanciti in vari articoli della Costituzione, rischiano di essere ancor più disattesi se la rappresentanza parlamentare non sarà più espressione del volere dei cittadini ma delle scelte di Capo del Governo formato da nominati del leader di turno, così come viene fuori dal combinato tra riforma Costituzionale e Legge elettorale (Italicum).
Sul lavoro, sulle pari opportunità di accesso, sulle politiche sociali, sulla scuola e sulla sanità, persiste un divario tra Nord e Sud, tra aree urbane e zone interne, tra persone benestanti e ceti meno abbienti, tra uomini e donne, tra giovani e anziani che contrasta con il dettato costituzionale.
L’impegno di tutti noi deve essere improntato non alla salvaguardia astratta della Costituzione bensì all’attuazione degli articoli principali rimuovendo gli ostacoli che impediscono pari opportunità di accesso a tutti i cittadini italiani.
Campobasso, 17 giugno 2016
Presidente ANPI Molise
Loreto Tizzani
Ufficio di Presidenza
Michele Petraroia
Dante Leva
Rifeo Campanella