Alla cortese attenzione:
Commissario Straordinario
per Emergenza Covid
Generale Francesco
Paolo FIGLIUOLO
E p.c.
Ministro degli Interni
Luciana LAMORGESE
Sottosegretario di Stato
alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri
Roberto GAROFOLI
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Sicurezza della Repubblica
Franco GABRIELLI
Capo Dipartimento di
Protezione Civile
Fabrizio CURCIO
Prefetto di Campobasso
Francesco Antonio CAPPETTA
Oggetto: Emergenza sanitaria in Molise. Trasmissione atti e richiesta intervento urgente.
Egr. Commissario,
da anni lavoro in Lucania, la sua Terra, e rientrando periodicamente nel mio Molise, ho l’opportunità di confrontare i dati sull’emergenza COVID tra le due regioni meridionali in zona rossa.
In Basilicata non mancano i problemi ma il sistema sanitario regge nonostante l’affanno derivante dai tagli ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale che hanno compromesso ovunque la rete della medicina territoriale e le attività di prevenzione.
In Molise la sanità è collassata. Commissariata dallo Stato dal 2009 non ha retto l’urto della pandemia, non è in grado di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza e non offre più alcuna certezza per le urgenze-emergenze e per le patologie tempo-dipendenti. Con la metà degli abitanti il Molise ha pressoché lo stesso numero di vittime COVID della Lucania, con un impressionante numero di pazienti che muoiono prima nelle aree grigie o negli improvvisati reparti di malattie infettive. I posti di terapia intensiva sono insufficienti tanto è vero che 12 malati grazie all’Aeronautica Militare sono stati trasportati d’urgenza in vari ospedali italiani. I pochi medici dell’Esercito arrivati a Campobasso o l’encomiabile aiuto sui tracciamenti degli operatori sanitari dell’Arma dei Carabinieri si inseriscono in un quadro organizzativo caotico dominato da incertezze, confusione, assenza di riferimenti e difficoltà verbalizzate dagli Ispettori inviati dal Ministero della Salute e che sono agli atti.
L’unica soluzione praticabile in termini giuridico-amministrativi è l’estensione al Molise del Decreto Legge n.150 del 4.11.2020 adottato per la Calabria in modo tale che al più presto si ripristini un quadro di chiarezza sulla governance e sulle responsabilità di organizzazione, comando e gestione. Insieme a tante voci, che nel tempo hanno cercato di rappresentare a Roma il dramma della situazione molisana, anche questa associazione ha inoltrato fin dal 6 marzo 2020 alle preposte Autorità Nazionali e Regionali, ed in primis alla Prefettura di Campobasso le allegate note, istanze e diffide, tese a individuare delle soluzioni.
Sicuramente la Prefettura di Campobasso, quale Ufficio del Governo sul territorio, in una Regione sottoposta a commissariamento da parte dello Stato da 13 anni, avrà rappresentato costantemente e con la massima tempestività ed efficacia, i rischi connessi con la confusione normativa che hanno visto accentuarsi nefaste contrapposizioni tra il Presidente della Regione ed il Commissario ad Acta in sede di Unità di Crisi ex-legge n.1/2018, ma stante l’accentuarsi dell’emergenza sanitaria non è più sostenibile, nemmeno sul piano etico, il permanere del contrasto istituzionale tra Stato e Regione.
Distinti saluti
Campobasso, 05 marzo 2021
Il Presidente Onorario
Michele Petraroia
Alla cortese attenzione:
Presidente del Consiglio dei Ministri
Dott. Mario DRAGHI
ROMA
E p.c.
Consiglio dei Ministri
ROMA
Dipartimento Protezione Civile
Dott. Angelo Borrelli
ROMA
Oggetto: Emergenza sanitaria COVID in Molise. Richiesta di estensione del Decreto Legge n. 150 del 4 novembre 2020 adottato per la Regione Calabria alla Regione Molise.
Egr. Presidente,
siamo tra le n.100 Associazioni Nazionali e Locali che hanno sottoscritto l’allegato Appello “ Per un nuovo Welfare “ che nei giorni scorsi Le è stato inviato dai nostri coordinatori, e in questa circostanza ci limitiamo a segnalare alla Sua attenzione che in Molise il sistema sanitario non è in grado di reggere l’urto della pandemia e non garantisce i livelli essenziali di assistenza. La sanità regionale è gestita direttamente dallo STATO dal 29 luglio 2009 ai sensi e per gli effetti delle leggi n.159/2007, n.133/2008, n.191/2009, n.190/2014, n.232/2016 e n.136/2018. Il Programma operativo Sanitario 2015-2018 ancora in vigore è stato approvato in Parlamento con la legge n. 96 del 21 giugno 2017 con voto di fiducia posto dal Governo Gentiloni sull’art.34/bis del DL 24.04.2017 che si era limitato a recepire il Decreto del Commissario ad Acta n.52/2016. Dal 7 dicembre 2018 il Generale della Finanza Angelo Giustini nominato dall’allora Capo del Governo è il Commissario ad Acta per il Molise ma a decorrere dal 31 gennaio 2020, a seguito della Delibera del Consiglio dei Ministri sulla dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale, ha operato in sede di Unità di Crisi insieme al Presidente della Regione Molise che agisce ai sensi del Decreto Legislativo n.1/2018 e della legge 225/1992 quale Autorità di Protezione Civile. La confusione normativa su ruoli e responsabilità non ha agevolato l’attività dell’Unità di Crisi ma come emerge dai verbali ispettivi del Ministero della Salute sono molteplici gli errori, i ritardi e le scelte sbagliate che hanno accentuato la crisi di un sistema sanitario già allo stremo per chiusura di ospedali, blocco di assunzioni, tagli di posti letto, attuazione del Decreto Balduzzi, passaggio di prestazioni tempo-dipendenti e posti letto a strutture private convenzionate prive di Pronto Soccorso, mancati adeguamenti di macchinari diagnostici e assenza di investimenti sul 118, Medici di Famiglia e Medicina Territoriale. Questa Associazione già dal 6 marzo 2020 a seguito della prima chiusura per COVID dell’ospedale di TERMOLI inviò un’istanza alle Istituzioni Nazionali e Regionali per far riaprire la modernissima struttura ospedaliera del VIETRI di LARINO (CB), ma nonostante due delibere del Consiglio Regionale e una petizione sottoscritta da 118 Sindaci su 136, e diverse organizzazioni e forze politiche si è preferito adottare altre scelte. Sta di fatto che al 1 ottobre 2020 al termine della prima ondata la pandemia aveva causato n.24 vittime. Negli ultimi mesi purtroppo il numero dei decessi è salito a n.350, gli ospedali non hanno più posti letto, le USCA non reggono, le terapie intensive sono sature, negli ultimi giorni già 11 pazienti gravi sono stati trasferiti in varie città italiane tramite la piattaforma Cross, e non si ha alcuna certezza su ciò che può accadere a ciascun cittadino che ha la sventura di contrarre il COVID o di aver bisogno urgente di un intervento per altre patolologie o a causa di un incidente stradale grave. Nelle ultime ore sono state affacciate più ipotesi di lavoro tra coinvolgimento di strutture private convenzionate, utilizzo del Vietri di Larino, tende della Croce Rossa a Termoli, arrivo dell’Esercito inviato dal Ministro Guerini, container provvisori montati davanti gli ospedali di Campobasso e Isernia. Nulla è chiaro, e non esistono certezze se non il propagarsi del contagio con l’impossibilità di sequenziare le varianti perchè non si ha a disposizione l’apparecchio diagnostico adeguato. Alcune soluzioni adottate come l’assunzione di parte di operatori sanitari con partita IVA inviati nei Pronto Soccorso o nei reparti COVID lasciano perplessi. Per queste ragioni, al fine di evitare ulteriori criticità, chiediamo l’estensione al Molise del Decreto Legge n.150/2020 adottato dal Governo per la Regione Calabria, al fine di superare le nefaste contrapposizioni tra Commissario ad Acta e Istituzioni Regionali, procedendo alla stregua di quanto fatto in Calabria alla nomina ad horas di una figura a cui demandare la gestione dell’emergenza agendo di concerto col Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che potrebbe coinvolgere in specifiche intese anche associazioni nazionali o internazionali umanitarie con disponibilità immediata di personale sanitario specializzato e di macchinari adeguati.
Distinti Saluti
Campobasso, 26 febbraio 2021
Il Presidente
Lidia De Sanctis
Il Presidente Onorario
Michele Petraroia
Il Vice-Presidente
Anna Spina