Alla cortese attenzione
FAI-CISL Molise
FLAI-CGIL Molise
UILA-UIL Molise
E.p.c.
FAI-CISL Nazionale
FLAI-CGIL Nazionale
UILA-UIL Nazionale
CGIL – CISL – UIL
Regionali e Nazionali
Presidente Regione Molise
Paolo Di Laura Frattura
86100 Campobasso
Assessore Regionale all’Agricoltura
Vittorino Facciolla
86100 Campobasso
Assessore Regionale alle Attività Produttive
Carlo Veneziale
86100 Campobasso
Prefetto di Campobasso
Dott.ssa Maria GUIA FEDERICO
86100 Campobasso
Delegazione Parlamentare del Molise
Sen. Roberto Ruta
Sen. Ulisse Di Giacomo
On. Danilo Leva
On. Laura Venittelli
Amministrazioni Locali
Oggetto: Vertenza GAM. Appello delle forze politiche ed istituzionali del 14 febbraio 2017. Riscontro.
Nel prendere atto del vostro appello alle forze politiche ed istituzionali del 14 febbraio 2017, resto a disposizione per ogni eventuale azione amministrativa, iniziativa o attività finalizzata alla positiva risoluzione della vertenza.
Auspico un maggiore e più fattivo impegno delle rappresentanze istituzionali a cui vi siete rivolti con la vostra sollecitazione, per aprire nei confronti del Governo una Vertenza Molise che strappi risultati concreti per i lavoratori dell’area di crisi industriale complessa del Molise interno e dell’area di crisi semplice del Basso Molise.
Ad oggi si registra la mancata profilazione dei lavoratori ai sensi del D.Lgs. n. 150/2015 che impedisce ogni negoziazione in sede di predisposizione dell’Accordo di Programma ex-art. 27 Legge n.134/2012 presso il Ministero dello Sviluppo Economico con risorse nazionali rivenienti dalla compensazione sul taglio di 142 milioni di euro sul POR 2014 – 2020 rispetto al POR 2007 – 2013.
Se si rinuncia all’Accordo di Programma sull’area di crisi industriale complessa, ci si priva dell’unico strumento offerto dalle vigenti normative nazionali, a tutela della ricollocazione dei lavoratori della GAM e delle altre imprese, arrecando loro un danno grave stante l’oggettiva assenza di fondi regionali adeguati per finanziare seriamente le politiche attive del lavoro dopo il taglio POR FSE 2014 -2020 ridotto a 47 milioni di euro sui tre Obiettivi Tematici 8, 9, e 10 rispetto ai 102 milioni di euro del POR FSE 2007 – 2013.
Il Molise si è battuto per ottenere il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa ex-art. 27 Legge n. 134/2012 avvenuto con Decreto del MISE del 07.08.2015 perché non disponeva di risorse minime per politiche attive del lavoro per i dipendenti di GAM, ITTIERRE e aziende dell’indotto.
Se scompare l’Accordo di Programma Nazionale con i fondi aggiuntivi del Governo sulle politiche di ricollocazione occupazionale, autoimpiego e incentivo all’esodo, ai lavoratori molisani resterà poco o nulla, visto che la Regione Molise ha adottato la Delibera di Giunta n. 638 del 30 dicembre 2016 con cui sottrae ai disoccupati di lunga durata parte dei 52 milioni di euro stanziati dallo Stato, per saldare la mobilità in deroga a 2 mila lavoratori per ipotizzare politiche attive del lavoro per i dipendenti della aziende in crisi.
Innestare una guerra tra poveri è umanamente indecoroso, e in aggiunta allo sgomento resta l’inadeguatezza di quei fondi per sostenere la ricollocazione dei dipendenti di ITTIERRE, GAM e Zuccherificio.
La stessa vertenza per il rilancio della filiera avicola potrebbe giovarsi di un Accordo di Programma complessivo presso il MISE sull’area di crisi industriale complessa perché aiuterebbe con strumenti veri e risorse certe ad aprire percorsi fattibili di politiche attive del lavoro agevolando anche il progetto industriale dell’imprenditore, su cui, in assenza di niente di alternativo, si scaricano tutte le tensioni sociali e tutte le aspettative.
Tutto ciò considerato, in occasione della prossima seduta del Consiglio Regionale del 21 febbraio che è iscritta al primo punto all’ordine del giorno la Mozione a mia firma sulle vertenze GAM e Zuccherificio su cui si è in attesa degli interventi della Giunta Regionale prima di adottare il deliberato di merito a sostegno dei lavoratori.
E’ evidente che il persistere della rinuncia della Regione Molise a far valere i propri diritti nel confronto con il Governo per recuperare nell’Accordo di Programma sull’area di crisi industriale complessa parte dei 142 milioni di fondi tagliati sul POR 2014 – 2020 da destinare alla ricollocazione dei lavoratori, priverebbe di efficacia e di concretezza ogni deliberazione consiliare.
Distinti saluti.
Campobasso, 16 febbraio 2017
Il Consigliere
Michele Petraroia