Alla cortese attenzione
Presidente della Giunta Regionale del Molise
Arch. Paolo di Laura Frattura
86100 Campobasso
Commissario Straordinario Molise Acque
Ing. Massimo Pillarella
86100 Campobasso
E p.c.
Prefetto di Campobasso
Dott.ssa Maria Guia Federico
86100 Campobasso
Oggetto: Richiesta chiarimenti sulla Determina Dirigenziale n. 736 del 1° marzo 2017 sull’affidamento del servizio di pulizia delle sedi dell’Azienda Speciale MOLISE ACQUE ex-art. 60 del D. Lgs. n. 50/2016 – CIG 6537276ACE.
Premesso che il Servizio Centrale Unica di Committenza della Regione Molise con D.D. n. 736 del 01.03.2017 ha indetto un appalto per il servizio di pulizia delle sedi dell’Azienda Speciale MOLISE ACQUE con un importo a base di gara pari a 198.000 euro escluso di IVA, chiedo di conoscere in modo puntuale le motivazioni poste a base dell’art. 4 della procedura riferita ai requisiti di partecipazione delle imprese, in particolare le disposizioni della lettera c) del medesimo art. 4) nei punti I e II, laddove si dispone 1) l’obbligo di un fatturato pari ad almeno 216.000 euro, IVA esclusa, negli ultimi tre esercizi, e 2) di essersi aggiudicato almeno 1 appalto e/o un affidamento nel triennio 2014-2016 per un importo non inferiore a 108.000 euro.
Non è chiaro se i menzionati requisiti si ritengono vincolanti per ogni singola impresa, anche in caso di raggruppamento o consorzi.
In attesa di un utile informativa esplicativa sul bando di gara, colgo l’occasione per evidenziare le difficoltà delle imprese molisane del settore delle pulizie, alle prese con il trasferimento dei principali appalti pubblici dagli Enti Pubblici Regionali e Locali al sistema CONSIP, dove le soglie di sbarramento alla partecipazione alle gare sono talmente alte che al di là della Romeo Gestione, dei grandi consorzi nazionali e pochissime altre imprese, è improponibile accedere.
Ciò ha comportato la trasformazione di buona parte delle aziende locali del pulimento in imprese di piccolissime dimensioni costrette a lavorare quasi esclusivamente con il sistema dei sub-appalti a prezzi stracciati e con margini di sussistenza.
In pratica le grandi cordate si aggiudicato i macro-lotti messi a gara dalla CONSIP e lucrano guadagni senza eseguire materialmente i lavori che vengono affidati ad una catena di sub-appalti su sub-appalti.
In tale condizione è raro se non impossibile che ci siano imprese locali con fatturati annui superiori a 216.000 euro per almeno tre esercizi ed è difficile, se non proibitivo, che ci siano singole imprese locali aggiudicatarie e/o affidatarie di lavori per almeno 108.000 euro.
Distinti saluti
Campobasso, 23 marzo 2017
Il Consigliere
Michele Petraroia