Alla cortese attenzione
Stefano FASSINA
Caro Stefano abbiamo letto con attenzione il documento che hai approvato insieme ad altri compagni e ne abbiamo apprezzato lo spessore scientifico e culturale, condividendone l’impostazione ideologica, l’analisi socio – economica e gli obiettivi politici di medio – lungo termine che travalicano anche nell’approccio il tatticismo esasperante di questi anni.
Riteniamo indispensabile ripartire da una piattaforma ideale e programmatica che confermi il valore del pensiero socialista e cattolico – sociale posto a fondamento della nostra Costituzione.
Dopo la disfatta del “Trentennio inglorioso” che ha marginalizzato e reso evanescente la sinistra sia nella sua capacità di organizzare e rappresentare le classi sociali meno abbienti, sia sul piano culturale, sindacale e politico, non si può persistere nelle scorciatoie di corto respiro utilizzate per confondere l’obiettivo di andare al Governo con la missione di tutelare il lavoro e perseguire la giustizia sociale, l’uguaglianza, la pace, la salvaguardia della dignità della persona ed il rapporto con i grandi mutamenti antropologici e con le profonde innovazioni ambientali, tecnologiche, informatiche e produttive.
Il documento approntato avvia una riflessione inquadrando la prospettiva della sinistra nei nuovi conflitti introdotti dalla globalizzazione liberista e della vittoria della finanza e dei mercati rispetto alla centralità della persona e alla dignità del lavoro.
L’Unione Europea si è consolidata sulla priorità dell’economia trascurando l’omologazione dei diritti sociali e delle tutele in materia di Welfare – State, ed entrando in conflitto con i principi sanciti nella Costituzione Italiana.
L’obbligo del pareggio di bilancio, le politiche di austerità, il dumping sui salari tra paesi e paesi, e la libertà della Germania di generare un surplus commerciale a danno di altri paesi europei, non aiutano a costruire sul piano materiale l’Europa dei Popoli e dei Cittadini.
Su tutti questi temi le grandi famiglie politiche sovranazionali saranno chiamate a misurarsi nel 2019 in occasione del voto per il Parlamento Europeo approntando linee strategiche coerenti tra ciò che accade nella società e le risposte da ricercare ad ogni livello.
Il mercato senza regole è una risposta sbagliata, ma per costruire una piattaforma programmatica comune a livello europeo occorre coinvolgere forze sociali, movimenti e partiti politici capaci di condividere un’elaborazione unitaria di sinistra incentrata sulla centralità della persona e non del libero scambio.
Con l’auspicio che il documento aiuti i militanti ed i simpatizzanti di sinistra a riprendere un confronto approfondito sui temi che hanno mutato in modo radicale la politica europea ed italiana, ti ringraziamo per averci offerto l’opportunità di scrollarci di dosso lo smarrimento post-elettorale, spronandoci a riprendere il cammino dell’impegno attivo verso un orizzonte ideale che oggi più che mai merita dedizione, slancio, passione, determinazione e concretezza.
Campobasso, 18 maggio 2018
Hikmet Aslan, Antonio Martino, Amelio Pasquale, Rifeo Campanella, Vincenzo Notarangelo, Roberta Iacovantuono, Michele Petraroia, Marco Ferraro, Anna Spina, Domenico Mainella, Rita Carrella.
DALLA PARTE DEL LAVORO contributo alla costruzione di LEU di Stefano Fassina