L’Associazione di Volontariato “Giuseppe Tedeschi” è nata da un nucleo di volontari impegnati nella CGIL nel 2003, per proseguire l’opera intrapresa da un emigrante molisano a Buenos Aires a tutela dei migranti, dei poveri, dei bambini, dei malati, delle vittime di violenze, dei profughi e delle persone abbandonate
Giuseppe Tedeschi pur di rimanere nel Barrios di “Villa Itatì” con i diseredati, per non creare problemi alla chiesa, tornò allo stato laicale ma ciò non impedì agli squadroni della morte di rapirlo, ucciderlo e sfigurarlo con orrende torture il 2 febbraio del 1976 a LA PLATA.
Nel corso dei 15 anni di attività l’Associazione si è battuta per la pace, per far rispettare la Costituzione, ha promosso la Colletta Alimentare, ha sostenuto le iniziative dell’ANPI, si è impegnata al fianco di Libera Contro le Mafie, confederazioni sindacali e organizzazioni di cittadinanza attiva, ha aderito a Reti di tutela del territorio e dell’ambiente e a movimenti in difesa della sanità pubblica, si è prodigata per promuovere iniziative con le comunità molisane all’estero, ha aiutato attività missionarie ed in particolare orfanotrofi in Africa, ha salvaguardato la dignità degli immigrati, si è impegnata sui temi della pace e della legalità, si è mobilitata in difesa delle persone più fragili e contro ogni violenza, per la parità di genere e per una società equa e solidale.
Oggi più che mai l’insegnamento di “Giuseppe Tedeschi” ci sprona a costruire reti di solidarietà e di giustizia sociale, a investire in cultura, ad attenerci ai principi costituzionali, a celebrare i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, a schierarci per salvaguardare il territorio da ogni devastazione o inquinamento, a impegnarci con maggior vigore nella lotta contro il crimine organizzato e a salvaguardare la dignità di ogni essere umano.
Aiutare, dunque, chi non ce la fa, chi arriva da lontano, chi rientra dal dramma del Venezuela, chi non ha lavoro, chi viene sfrattato, chi non può curarsi e chi è rimasto solo. Agendo lungo questo sentiero riusciremo a fare poco ma faremo vivere l’esempio di luce, di bene, di giustizia sociale e di umanità che perseguiva un emigrante italiano che aiutava gli immigrati poveri nella periferia abbandonata di Buenos Aires.
Il Comitato Direttivo
Lidia De Sanctis
Anna Spina
Roberta Iacovantuono
Elisabetta Brunetti
Chiara D’Amico
Annamaria Evangelista
Tony Pietracatella
Michele Petraroia