Nel volgere dei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri approverà la Proposta sul Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza e lo trasmetterà a Bruxelles per accedere ai 209 miliardi stanziati tra prestiti e finanziamenti a fondo perduto. Le Regioni dopo aver lavorato sullo schema del precedente Governo hanno avuto tempi strettissimi per selezionare i progetti e per non sbagliare hanno inviato a Roma richieste di gran lunga superiori agli stanziamenti spettanti in rapporto alla popolazione residente. Per la Basilicata i fondi del PNRR sono limitati ed è preferibile non sovrastimare le aspettative e tenere i piedi per terra. Per affrontare questioni estremamente complesse come la crisi dell’area industriale di Melfi, non basta una Delibera del Consiglio Comunale, delle interrogazioni parlamentari o una seduta straordinaria del Consiglio Regionale, specie se si continua a confondere il ruolo delle Istituzioni con le scelte di una multinazionale che opera sui mercati globali ed ha 100 stabilimenti sparsi per il Mondo. Un tema strategico come il futuro del settore dell’automotive in Italia non è materia da approcciare con approssimazione specie se il Ministro dello Sviluppo ha già chiarito in Parlamento che il Governo ritiene normale che una società privata è libera di fare le proprie scelte. Se a ciò si aggiungono le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis a Torino del 15 aprile circa la predisposizione del Piano Industriale entro i primi mesi del 2022, è oltremodo inutile disquisire in assenza di numeri, riferimenti, progetti, volumi, investimenti o certezze. Per non rimanere inermi in quest’arco temporale bisogna capovolgere il problema in un’opportunità e affrontare tutti insieme il tema delle inefficienze esterne del Sistema Italia. <Nonostante i salari più bassi dei lavoratori italiani rispetto a quelli francesi o tedeschi, produrre un auto costa molto di più>. In questa frase di Carlos Tavares c’è l’agenda delle priorità su cui le Istituzioni Nazionali, Regionali e Locali hanno l’obbligo di adoperasi con atti concreti, misure e provvedimenti tesi ad abbattere diseconomie e far accrescere la competitività del sistema territorio. In una questione nazionale così complessa le Regioni del Centro-Sud in cui sono dislocati i principali stabilimenti STELLANTIS e dell’indotto, a partire da Basilicata, Puglia e Campania, hanno il dovere di porre a Mario Draghi il tema della competitività e dell’efficienza delle nostre aree industriali più significative a partire da quella più attrezzata e innovativa di MELFI. Lo strumento dell’Accordo di Programma Quadro potrebbe coinvolgere Ministeri, Regioni, le Istituzioni Locali e tutti gli attori della logistica, trasporti, digitalizzazione, sicurezza, pubblica amministrazione, giustizia, innovazione tecnologia, ricerca scientifica, sanità, politiche attive del lavoro, fisco, distretto della meccatronica, zes, scuola e formazione continua. Parte del PNRR insieme a FSC e fondi strutturali europei 2021-2027 potrebbero finanziare questi interventi essenziali tesi a rilanciare Melfi come l’area industriale più dinamica del Mezzogiorno. Le scarne energie di cui disponiamo utilizziamole per indurre Mario Draghi, Michele Emiliano e Vincenzo De Luca a condividere questo percorso, ne va del futuro di migliaia di famiglie e siamo già in ritardo.
Melfi, 21 aprile 2021
Michele Petraroia
Bozza “Accordo di Programma Quadro”
<MELFI. AREA INDUSTRIALE DEL MEZZOGIORNO>
Premesso che l’area industriale di MELFI con 14 mila addetti, occupati negli impianti STELLANTIS, componentistica e indotto dell’automotive, metalmeccanico, e in altri importanti stabilimenti come la BARILLA, è la più importante ed avanzata del Mezzogiorno e si colloca geograficamente in uno snodo strategico tra Adriatico, Tirreno e Ionio, Est-Ovest e Nord-Sud;
Tenuto Presente gli impegni assunti dall’Unione Europea con il finanziamento del PNRR per 209 miliardi di euro e del Quadro Comunitario di Sostegno coi fondi strutturali 2021-2027 tesi a orientare gli investimenti produttivi post-pandemia nelle aree svantaggiate del Sud per frenare lo spopolamento, evitare l’accentuazione del divario socio-economico col Centro-Nord, promuovere sviluppo e occupazione per la transizione ecologica, l’innovazione digitale, l’inclusione e la coesione, le infrastrutture, l’istruzione e ricerca, e la salute all’interno delle priorità orientate a sostenere i giovani, la parità di genere ed il Sud;
Considerati gli obettivi del Fondo Nazionale di Sviluppo e Coesione FSC 2021-2027 e le molteplici fonti di finanziamento nazionale a valere sul Bilancio dello Stato con la riserva di spesa obbligatoria per il Mezzogiorno;
Acquisita la strategicità del settore dell’automotive in Italia a partire dall’impianto Stellantis di MELFI, tra i più innovativi su scala globale, e degli stabilimenti ubicati per lo più nel Centro-Sud tra Cassino, Sevel Val di Sangro, Termoli, Pomigliano d’Arco, Pratola Serra, Foggia e altre aree facilmente raggiungibili dall’area industriale di Melfi;
Accertato che occorre prevedere investimenti tesi ad abbattere le diseconomie esterne e le inefficienze sistemiche, al fine di migliorare la competitività territoriale attraverso una molteplicità di interventi a valere su più assi e su più azioni;
Verificato che l’area industriale di Melfi va assunta a riferimento interregionale coinvolgendo imprese, occupati e istituzioni prevalentemente di Puglia, Campania e Basilicata, senza escludere interconnessioni con la Provincia di Frosinone, l’Abruzzo, il Molise e la Calabria;
Acclarato che per coordinare sinergicamente più interventi e raccordarli in un disegno di sviluppo condiviso lo strumento più efficace che si propone è l’ACCORDO di PROGRAMMA QUADRO da sottoscrivere tra Istituzioni Nazionali, Regionali e Locali oltre ad altri soggetti chiamati a pianificare la progettazione e l’esecuzione di opere essenziali o attività di carattere amministrativo;
Si procede alla stipula del presente ACCORDO individuando misure, azioni e interventi sui seguenti macro-capitoli, con allegate schede istruttorie tese a definire obiettivi generali e specifici, fonti di finanziamenti, cronoprogramma, attinenza al quadro generale e rispetto delle vincolanti normative comunitarie e nazionali:
- Infrastrutture. FERROVIE a) prevedere il collegamento alla direttrice dell’alta velocità Napoli – Bari per un rapido collegamento Est-Ovest per merci e passeggeri; b) intersecare la Salerno – Taranto con un intervento di efficientamento sulla linea Potenza – Foggia con aggancio ai corridoi europei Nord-Sud lungo la direttrice adriatica; c) prevedere la fattibiltià della realizzazione del tratto ferroviario Calitri – San Nicola di Melfi stante l’opportunità di un raccordo diretto col porto di Salerno;
STRADE: a) raccordo a quattro corsie per il rapido collegamento alle Autostrade A16 e A14; b) interventi di efficientamento sui tratti per Bari, per Matera e per Potenza;
- Transizione ecologica: prevedere un hub per l’idrogeno;
- Digitalizzazione: investire sulla connessione veloce, sull’informatizzazione dei servizi alle imprese, sostenere il passaggio degli adempimenti alle modalità telematiche della pubblica amministrazione;
- Ministero degli Interni – Ministero della Giustizia: a) prevedere la stipula di un Protocollo di Legalità col potenziamento degli organici delle Forze dell’Ordine nelle Province di Potenza, della BAT, Foggia e Matera; b) verificare norme stralcio per la riapertura del Tribunale di Melfi e/o in subordine l’apertura di una Sezione staccata del Tribunale di Potenza;
- Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica: a) prevedere il coinvolgimento delle Facoltà Scientifiche delle Università della Basilicata e del Poltitecnico di Bari per un progetto su meccatronica, aerospaziale e automotive; b) istituire un ITS sul territorio del Vulture per la specializzazione in meccatronica o altre discipline legate all’automazione di processo e di prodotto
- Ministero del Lavoro: a) prevedere un progetto sperimentale sulla formazione continua, riqualificazione professionale, orientamento e politiche attive del lavoro coinvolgendo l’ANPAL, le Regioni con le proprie Agenzie e le rappresentanze delle parti sociali;
- Ministero dell’Economia – Ministero dello Sviluppo Economico: a) definire e riordinare vari strumenti di agevolazioni su imposte e costo del lavoro a partire dalle imprese localizzate in aree ZES.
L’Accordo di Programma Quadro mira a perseguire l’efficientamento competitivo dell’area industriale di Melfi teso a migliorarne l’attrattività e renderla appetibile per ulteriori investimenti innovativi promossi da singoli gruppi imprenditoriali o da raggruppamenti di imprese attraverso altri e differenti strumenti quali il Contratto di Programma e/o il Contratto di Sviluppo.