SUI QUATTRO DECRETI ATTUATIVI DELLA RIFORMA DEL LAVORO E SULLE MANOVRE DI RIORDINO ISTITUZIONALE E DELLE NORMATIVE FINANZIARIE.
Su richiesta della Conferenza delle Regioni il Governo ha rinviato l’Intesa sui quattro decreti attuativi della legge n. 183/2014 (JOBS ACT) inerenti il Riordino dei Servizi per l’Impiego, il nuovo Sistema di funzionamento degli Ammortizzatori Sociali, il Fondo Nazionale per i Disabili e l’Indennità di Disoccupazione.
Le Regioni hanno chiesto ed ottenuto un confronto con il Ministro Poletti ed auspicalmente anche con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Ministro dell’Economia per avere chiarimenti sia sulla riforma costituzionale che attribuisce le competenze sulla materia del lavoro allo Stato e sia per avere certezza sulla sostenibilità finanziaria dei provvedimenti adottati sul Riordino dei Centri per l’Impiego e sulla garanzia di funzionalità delle politiche attive del lavoro dopo la sostanziale chiusura delle Province.
Le Regioni, passando ad altro argomento, hanno espresso parere negativo in Conferenza Unificata sull’attribuzione della dotazione organica del Ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2015-2016 ritenendola sottodimensionata.
Infine, sulla conversione del Decreto Legge n. 78/2015 in materia di Enti Locali e di Bilanci, le Regioni hanno sospeso la valutazione di merito in sede di Conferenza Stato – Regioni con il Governo riservandosi in via preliminare di conoscere se nella discussione aperta al Senato sulla conversione del medesimo provvedimento saranno recepite le sollecitazioni e gli emendamenti presentati in materia di contabilità e di accesso alla liquidità dopo l’entrata in vigore del nuovo Testo Unico.
In particolare, il Molise ha sollecitato l’approvazione di uno degli emendamenti che estende il periodo di restituzione dei mutui così come concordato in diverse sessioni tenutesi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Economia. Con il recepimento di tale emendamento verrebbe meno l’impugnativa del Consiglio dei Ministri alla Legge Regionale di Assestamento 2014 e si libererebbe liquidità in una fase di contrazione dei trasferimenti finanziari nazionali dovuta al taglio di 5 miliardi di euro dallo Stato alle Regioni approvato con la Legge di Stabilità 2015.
Campobasso, 16 luglio 2015