Ai Sindaci dei Comuni del Cratere
Provvidenti, Montelongo, Montorio dei Frentani,
Morrone del Sannio, Ripabottoni. Rotello
Castellino del Biferno, Casacalenda, Colletorto,
Bonefro, Santa Croce di Magliano, Ururi e Larino
Ai Sindaci dei Comuni Fuori dal Cratere
Oratino, Ripalimosani, San Felice del Molise,
San Giovanni in Galdo, San Giacomo degli Schiavoni,
Gambatesa, Palata, Tufara, Mafalda,
Cercemaggiore, Jelsi, Salcito, Petrella Tifernina,
Roccavivara, Torella del Sannio,
Castelmauro, Montecilfone, Limosano, Riccia,
Gildone, Mirabello Sannitico, Campodipietra,
Montenero di Bisaccia, Lupara, Lucito,
Monacilioni, Portocannone, Fossalto,
Macchia Valfortore, Civitacampomarano,
Guardialfiera, Campolieto, San Martino in Pensilis,
Toro, Guglionesi, Sant’Elia a Pianisi, Trivento
Oggetto: Emergenza abitativa nei comuni interessati dal sisma del 2002. Richiesta informazioni.
Continuano a pervenire allo scrivente richieste e sollecitazioni in merito allo stato di grave disagio che interessa numerosi nuclei familiari che, dopo aver perso l’abitazione in occasione del terremoto di San Giuliano di Puglia e in seguito all’interruzione del contributo per l’autonoma sistemazione determinato dalla fine dell’emergenza, si trovano nella impossibilità per assenza o carenza di reddito a far fronte ai costi dei canoni di fitto già contratti.
Pur in presenza di un momento congiunturale non favorevole, che interessa in particolare le risorse destinate nel bilancio regionale agli interventi di politica sociale, ritengo doveroso verificare la possibilità di attivare, in collaborazione con l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, iniziative concrete in favore di quelle famiglie che si trovano a vivere situazioni di reale disagio.
Per tale ragione, confidando nella vostra consueta collaborazione, sollecito l’invio al competente Servizio Assistenza socio-sanitaria e politiche sociali di questo Assessorato, dei dati riferiti ai soli cittadini o nuclei familiari che, titolari di un contratto di fitto e già beneficiari del contributo per l’autonoma sistemazione, si trovano nella impossibilità di far fronte ai costi consequenziali.
Tale impedimento deve essere giustificato da elementi oggettivi: situazione reddituale precaria ( certificata sulla base dall’indicatore ISEE) , famiglie numerose con minori disabili o anziani non autosufficienti, prolungato stato di disoccupazione del capofamiglia e/o dei componenti adulti.
Nel segnalare l’urgenza di acquisire le informazioni di cui innanzi, saluto cordialmente.
Campobasso, 26 agosto 2013
L’Assessore
Michele Petraroia