S. E. Monsignor Gianfranco De Luca
Vescovo di Termoli
Piazza S. Antonio, 8
86039 Termoli
S. E. Monsignor Giancarlo Maria Bregantini
Arcivescovo di Campobasso
Via Mazzini, 76
86100 Campobasso
CGIl – CISL – UIL
Ambiti Territoriali Piani Sociali di Zona
Oggetto: Istituzione Reddito Minimo di Cittadinanza. Conquista di Civiltà, ma lo si renda operativo.
Nel formulare sentiti apprezzamenti per l’accoglimento dell’emendamento a firma del Consigliere Michele Petraroia sull’istituzione del Reddito Minimo di Cittadinanza, sollecitiamo come Movimento Cristiano Sociali del Molise l’urgente approntamento del Regolamento attuativo da parte della Giunta Regionale così che sia possibile con la massima celerità rispondere alle aspettative delle centinaia di famiglie molisane prive di ogni forma di entrate e di ogni possibilità di sussistenza.
Il nostro Movimento Nazionale conta tra i propri dirigenti l’Ex Segretario della Confederazione Sindacale Europea Emilio Gabaglio, l’Ex Segretario della CISL Pier Carniti, l’Economista Nicola Cacace, l’Ex Presidente ACLI Domenico Rosati e in numerosissime analisi hanno sollecitato sia a livello nazionale che sui territori regionali e comunali l’introduzione nel nostro ordinamento di uno strumento giuridico, moderno e solidale, capace di tutelare la dignità di ogni essere umano attraverso la garanzia di un intervento economico di sostegno finalizzato all’acquisto dei beni di prima necessità e al pagamento delle bollette di acqua, luce, telefono e gas.
Al confronto nazionale su queste tematiche ha partecipato con le proprie rappresentanze anche il Molise e in particolare l’Ex Segretario della CGIL Michele Petraroia componente dell’esecutivo centrale del Movimento.
Il Reddito Minimo di Cittadinanza è tutt’altra cosa rispetto alle altre forme di sperimentazione praticate episodicamente in Italia o all’attenzione del confronto di questi giorni tra il Ministro del Lavoro Fornero e le Segreterie Nazionali di CGIL – CISL – UIL quali il Reddito di Inserimento e il Reddito Minimo Garantito legati alle politiche attive del mercato del lavoro e quindi l’agevolazione delle fasce deboli, di disoccupati di lunga durata, di giovani e delle donne nelle procedure di selezione e ingresso tra le forze attive degli occupati.
L’emendamento Petraroia risponde ad una diversa elaborazione culturale che mira a tutelare prioritariamente le famiglie per evitare che le stesse non abbiano i mezzi minimi di sussistenza per vivere con quella dignità riconosciuta dai principi costituzionali.
Si tratta ora, dopo la trasformazione dell’emendamento in legge regionale, di procedere con celerità ed efficacia ad approntare la prima bozza di regolamento e spetta all’Assessore alle Politiche Sociali, Filoteo Di Sandro, aprire il confronto con le Confederazioni Sindacali e con le Commissioni Consiliari competenti così che nell’arco dei 60 giorni previsti dalla norma scatti l’operatività di questa importante conquista di civiltà.
È chiaro che nel regolamento si dovrà stabilire l’emanazione di un bando pubblico a cui potranno partecipare gli aventi diritto presentando apposita domanda e allegando lo Stato di Famiglia e la Dichiarazione Reddituale Certificata così che si possa stilare una graduatoria e attribuire un punteggio che dovrà veder agevolate le famiglie più numerose e quelle che hanno all’interno dei propri nuclei bambini, persone non autosufficienti e soggetti diversamente abili.
Sarà il confronto tra la Giunta Regionale, i Sindacati Confederali e le Commissioni Consiliari ad individuare l’ente che dovrà concedere il contributo e l’ammontare mensile dello stesso.
Su tale esigenza si può prevedere sia un ruolo diretto dei Comuni e sia una funzione dei Distretti Socio-Sanitari, dei Piani Sociali di Zona e delle due Amministrazioni Provinciali.
L’importante è che il tutto sia gestito nella maniera più semplice, snella, equa e giusta possibile senza complicazioni burocratiche, cavilli artificiosi o intermediazioni di burocrati esperti o Amministratori locali che trasformerebbero la certezza del diritto in un favore concesso agli amici e negato agli avversari.
Il Movimento dei Cristiano Sociali del Molise vigilerà nelle prossime settimane sull’attuazione del Reddito Minimo di Cittadinanza e denuncerà l’ipocrisia, l’inerzia e l’insensibilità di quanti non faranno il proprio dovere pubblico.
Campobasso, 19 gennaio 2012
P/ Il Movimento dei Cristiano Sociali
Loreto Tizzani