Il picco della terza ondata accompagna un’umanità smarrita verso la seconda Pasqua vissuta tra ricoveri, contagi e scia di morti. I vaccini segnano la scala del potere globale con americani, inglesi e israeliani in testa, gli europei che arrancano e il resto del mondo alla finestra. Un’Italia smemorata si allinea al voto per l’embargo a CUBA ma non può impedire che un’isola con gli abitanti della Lombardia riesca a sviluppare un vaccino di proprietà pubblica che sarà distribuito gratuitamente all’intera umanità a dispetto di multinazionali farmaceutiche che hanno decuplicato il valore in borsa ma non hanno rispettati i contratti, non hanno ceduto i brevetti e tengono in pugno la vita o la morte di ogni persona. I ritardi della campagna vaccinale accentuano una crisi economica senza precedenti che allarga i divari a danno delle fasce sociali più deboli, dei giovani, dei migranti, delle donne e del Mezzogiorno. In un simile contesto l’Italia più ricca, dopo aver ripreso in mano col 75% dei Ministri le redini del Governo, si prepara a inviare a Bruxelles entro il 30 aprile le schede sugli interventi pari a 209 miliardi di Recovery Fund su cui ha lavorato una società di consulenza americana. Il Sud aspetta la programmazione dei fondi europei 2021/2027 con relativo cofinanziamento FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) e cerca di capire con l’afona Ministra del Mezzogiorno come saranno ripartiti i fondi della Next Generation. Non sarà semplice affrontare i nodi dell’ILVA, STELLANTIS, i ritardi infrastrutturali e gli investimenti su sanità pubblica, istruzione, ricerca scientifica, innovazione digitale, connessione veloce, transizione energetica e tutela dell’ambiente. Su questi aspetti 100 associazioni hanno inviato al Presidente Draghi una proposta “Per un nuovo Welfare” già anticipata a Giuseppe Conte con 10 punti in cui si riparte dalle Aree Interne, dal potenziamento dei servizi pubblici, dai budget di salute, dal benessere delle comunità, dalla cultura e dal lavoro. Su 100 firmatari 3 sono della Lucania, l’ANPI, Don Marcello Cozzi e Antonio Sanfrancesco. L’obiettivo è costruire un modello post-pandemia incardinato sui bisogni dell’uomo, sul rispetto dell’ambiente e sulla valorizzazione del territorio. Una progettualità ripresa nelle iniziative per la cultura e il lavoro condivise e rilanciate a Matera da sindacati, imprese, istituzioni e associazioni, con proposte innovative di straordinario rilievo. “Un nuovo Welfare” in Basilicata implica salvaguardare i 10 mila metalmeccanici di STELLANTIS e indotto, sostenendo le lotte sindacali e spronando le Regioni del Sud a fare quadrato sul Governo per investire parte delle risorse europee per innalzare la competitività del sistema-territorio della più importante area industriale meridionale. Questa sera “Propagandalive” porterà nelle case degli italiani paure e propositi di chi lavora a Melfi, ma ciò che conta è se nelle schede che Draghi invierà a Bruxelles il 30 aprile ci sarà anche quella che collega Stellantis ai corridoi europei e alle ZES, sempre che la Regione Basilicata l’abbia trasmessa. Con la sola propaganda non si va lontano.
Potenza, 2 aprile 2021
Michele Petraroia