Le difficoltà di questa fase non dovranno precluderci di alzare lo sguardo sul futuro. L’impegno delle istituzioni e della classe dirigente regionale costituita da imprese, ordini professionali, sindacati, scuola, associazioni, chiesa e università, dovrà tendere alla soluzione delle emergenze pregresse costruendo una progettualità che innalzi la competitività del nostro sistema produttivo. Per raggiungere un simile obiettivo sarà necessario utilizzare al meglio i fondi europei 2014-2020, e razionalizzare la spesa pubblica eliminando sprechi e tagliando con maggiore decisione i costi della politica. Andrà accelerato il riordino degli enti strumentali con un’ottimizzazione delle sedi, del personale e della logistica che unifichi in termini sistemici l’apparato pubblico statale, regionale, provinciale, comunale e dei vari istituti, agenzie e consorzi che operano sul territorio. Una pubblica amministrazione efficiente che assicuri certezza delle regole, dei diritti e dei doveri, con la missione di sostenere le imprese senza sostituirsi ad esse, pronta a incentivare l’innovazione e a offrire servizi avanzati a costi contenuti per attrarre lavoro e valorizzare la posizione strategica del Molise a cavallo tra Nord e Sud, e aperto verso Est con cui condivide opportunità di cooperazione nell’area adriatico-ionica. La classe dirigente regionale ha il dovere di costruire un percorso per l’esposizione universale del 2015 a Milano che valorizzi al meglio una presenza efficace del Sistema – Molise in uno stand di 40 metri quadri che secondo prime indiscrezioni costerebbe 570 mila euro. Una comunità non può rassegnarsi al declino per storia, identità e ricchezza di competenze che uniscono in un legame inscindibile anche i 900 mila oriundi che vivono in ogni parte d’Italia e del Mondo. Per queste serve uno scatto d’orgoglio che parta dal sociale e dalla cultura per costruire un “MUTUO PATTO” per l’integrazione dei migranti e trasformare i siti archeologici in giacimenti d’impiego per neo-laureati capaci di creare ricchezza dalla valorizzazione delle risorse storiche ereditate dal passato. Lo sviluppo economico ed il lavoro qualificato, stabile e certo per i giovani, può nascere da attività innovative di mutualità e da competenze in grado di creare reti, flussi turistici e ritorni di reddito in Molise. Su queste linee programmatiche si è già avviato un positivo confronto istituzionale col Governo e col Ministro dell’Integrazione per raccordare le potenzialità del Molise con le politiche nazionali con una possibile visita a breve dello stesso Ministro a Campobasso e Isernia.
Campobasso, 26 gennaio 2014 Michele Petraroia