Nino Angarano ha dedicato la vita ad affermare e far vivere i valori della Carta Costituzionale, da militante antifascista cresciuto nelle lotte del dopoguerra in un territorio di provincia dove parole come libertà, democrazia, diritti e dignità, stentavano ad emergere.
Con il suo coraggio ha animato quegli anni pagando prezzi durissimi in prima persona, ma non per questo arretrò o rinunciò a battersi per far avanzare la società molisana.
Organizzatore del 1° Maggio con manifestazioni in cui i sindacati dei ferrovieri si distinguevano per fantasia ed abnegazione, e strenuo promotore di eventi in ricordo dei caduti della lotta di liberazione.
È grazie a Nino se Campobasso ha conosciuto la storia del partigiano di Sant’Antonio Abate, Giuseppe Barbato, impiccato a 27 anni dai nazi-fascisti in provincia di Cuneo.
Per lui il 25 aprile non era un giorno come un altro, ma l’anniversario della nascita della democrazia italiana.
Con una passione contagiosa ha trasmesso a tanti giovani l’amore per la Costituzione, l’orgoglio di essere uomini liberi, la curiosità di conoscere i nomi dei partigiani e dei martiri caduti nella lotta di liberazione nazionale.
Persona sensibile, di provata cultura e fortemente legata alle tradizioni molisane, all’artigianato artistico e alle figure più belle che hanno dato lustro a Campobasso, a partire da poeti, scrittori, artisti, sindacalisti, e testimoni di lotte operaie e contadine.
Nino ci ha regalato fino all’ultimo giorno la spinta per rilanciare l’ANPI in Molise incontrando i giovani, incoraggiandoli ad aderire e mobilitandosi in prima persona fino al 25 aprile dello scorso anno quando nemmeno la malattia riuscì ad impedirgli di recarsi in ogni via o luogo simbolo di Campobasso intitolato a partigiani per deporre il fiore della libertà.
Lo ricorderemo sempre così, passionale, determinato, lottatore e partigiano, con il motto “Ora e Sempre Resistenza”. GRAZIE NINO!
Campobasso, 4 aprile 2014
ANPI Campobasso – Loreto Tizzani
ANPI Termoli- Rifeo Campanella
ANPI Molise- Michele Petraroia
ANPI Isernia – Lorenzo Coia