Alla cortese attenzione
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
On. Dario Franceschini
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma
Ministro dell’Ambiente
On. Gian Luca Galletti
Via Cristoforo Colombo, n. 44
00147 Roma
Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Dott. Maurizio Martina
Via XX Settembre, 20
00187 Roma
E p.c.
Presidenti delle Regioni:
Puglia, Campania, Molise, Abruzzo
Presidente delle Province:
Foggia, Avellino, Benevento,
Campobasso, Isernia, L’Aquila
Vice Presidente Emerito Corte Costituzionale
Avv. Paolo Maddalena
Consulente Legale della Rete degli Enti Locali
e dei Comitati di Tutela Ambientale
Comunità Montana
del Titerno e Alto Tammaro –
Presidente Antonio Di Maria
82023 Cerreto Sannita
Prefetto di Benevento
Dott.ssa Paola Galeone
Corso Giuseppe Garibaldi, 1
82100 Benevento
Prefetto di Campobasso
Dott. Francescopaolo Di Menna
Piazza G. Pepe, 24
86100 Campobasso
Comandi Provinciali Corpo Forestale dello Stato
Campobasso e Benevento
Comandi Regionali Corpo Forestale dello Stato
Campania e Molise
Comandi Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
Campania, Lazio e Molise
Comandi Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico NOE
Napoli, Caserta e Campobasso
Comandi Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico NOE
Campania e Molise
Rete degli Enti Locali
e dei Comitati di Tutela Ambientale
c/o Comunità Montana
del Titerno e Alto Tammaro
Oggetto: Tutela del Tratturo Pescasseroli – Candela, delle Aree ZPS, IBA, SIC, di Natura 2000, del Sito Archeologico di Saepinum – Altilia, del Parco del Matese, del Parco Geopaleontologico di Pietraroja. Sollecito adempimenti di salvaguardia.
On.li Ministri,
tra le più nitide bellezze del nostro paese vanno annoverate le millenarie vie della transumanza, utilizzate quali autostrade verdi già dalle popolazioni italiche che precedettero l’avvento dell’Impero Romano.
Sono giunti fino ai nostri giorni i Tratturi L’AQUILA – FOGGIA, LUCERA – CASTEL DI SANGRO, CELANO – FOGGIA che coinvolgono Puglia, Molise e Abruzzo, e il PESCASSEROLI – CANDELA che attraversa la Regione Campania, sei Province e 39 Comuni.
Proprio sul Tratturo Pescasseroli – Candela i pastori e gli agricoltori hanno saputo conservare per oltre 2 mila anni l’antichissimo sito archeologico di Saepinum – Altilia di Sepino (CB) al confine con i comuni di Morcone e di Santa Croce del Sannio in Provincia di Benevento. Un sito definito dallo studioso Salvatore Settis, quale una piccola Pompei, tanto è vero che l’intero territorio di Sepino è vincolato con D.M. del 9 luglio 1975.
In questa parte marginale, interna e oggettivamente svantaggiata dell’Italia, stanno moltiplicandosi a dismisura, i rischi ambientali che non risparmiano nemmeno i Tratturi, le aree SIC, IBA, ZPS e Natura 2000, i Parchi Regionali o le zone contermini, a causa di progetti di trivellazioni petrolifere, installazioni eoliche e/o fotovoltaiche, e impianti energetici impattanti di ogni tipologia, nessuna esclusa.
In particolare nella zona a confine tra la Regione Molise e la Regione Campania l’area SIC IT7222103 (Bosco di Cercemaggiore e Castelpagano), il Regio Tratturo Pescasseroli – Candela, il sito archeologico di Saepinum – Altilia, il Parco del Matese, il Parco Geopaleontologico di Pietraroja e la Valle del Tammaro, sono messi a rischio da numerosi progetti di installazioni eoliche che complessivamente si avvicinano a n. 150 pale alte dai 100 ai 150 metri con uno stravolgimento paesaggistico e un attraversamento di cavidotti, viabilità d’accesso e scavi per decine di metri di profondità che arrecano innumerevoli devastazioni al territorio e all’ambiente.
Le popolazioni locali, alle prese con la peggiore crisi economica dal 1929, vivono in una forte condizione di disagio sociale e se si calcola che un solo progetto di n. 12 pale eoliche muove 50 milioni di euro, si comprende che è arduo resistere nell’azione di difesa dell’art. 9 della Costituzione e delle norme di salvaguardia dei Beni Ambientali e Culturali, al cospetto di affari dell’ordine di 700/800 milioni di euro.
Meritano per questo una menzione speciale i nuclei di coltivatori diretti e di pastori del Matese, che nonostante le difficoltà in cui si trovano, hanno scelto di difendere la storia dell’Italia schierandosi, da soli, a salvaguardia del Tratturo Pescasseroli – Candela, del sito archeologico di Sepino e delle aree di pregio ambientale, oltre che delle loro terre, delle loro case e del proprio bestiame.
Sono consapevole che saranno spazzati via con un soffio di vento dai macro interessi che ruotano sulle energie rinnovabili in Italia che superano i 14 miliardi di euro annui trattenuti direttamente sulle bollette dell’ENEL agli utenti.
In questa contesa impari è ammirevole la disponibilità all’assistenza legale gratuita del Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale, recatosi personalmente l’8 settembre scorso a Santa Croce del Sannio per partecipare presso la Comunità Montana Titerno – Alto Tammaro alla costituzione di un’encomiabile Rete di Enti Locali e Comitati di Tutela Ambientale che si uniscono seguendo le orme degli antichi popoli italici a difesa del proprio territorio.
Auspico un sussulto ministeriale con la nomina di un Commissario ad Acta del MIBAC a cui demandare in via straordinaria l’individuazione di ogni strumento di salvaguardia della vasta area a confine tra Regione Campania e Regione Molise, oggetto di attenzione da parte delle società d’affari dell’eolico.
Si tratta di capire se sulla dorsale appenninica, lo Stato intenda attuare l’art. 9 della Costituzione e far rispettare le leggi di tutela dei beni culturali, ambientali, storici e paesaggistici verificando anche l’effetto cumulo di centinaia di installazioni a ridosso di aree sottoposte a vincolo e a salvaguardia, o se si intenda lasciare quelle zone collinari, impervie e periferiche, ad attività industriali che remunererebbero benissimo gli investitori esterni ma non offrirebbero che pochi spiccioli alle comunità locali a fronte di una lesione di prospettiva di sviluppo e di una diminuzione del valore patrimoniale di aziende agricole, case e terreni.
Distinti saluti.
Campobasso, 26 settembre 2016
Consigliere Regionale
Michele Petraroia
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